Come inserire una Clematide nel nostro spazio verde

Il genere delle Clematis è annoverabile tra quelli meno conosciuti quando si pensa ad arredare uno spazio verde e per questo anche meno impiegato, ma laddove viene piantata con cognizione corretta delle sue caratteristiche dà esaltanti soddisfazioni.

C. Kiri Te Kanawa Rosa Gertrude Jeckill Vogliamo di seguito contribuire con questo nostro articolo, ad una più profonda conoscenza di questo genere di rampicanti, permettendo di apprezzarne le peculiarità nel loro insieme.

Se ci apprestiamo a comporre uno spazio verde, sia un piccolo che un grande giardino, un terrazzo o un balcone, ci accorgiamo ben presto che avremo necessità di utilizzare un rampicante per ricoprire: un vecchio angolo di muro, una recinzione del giardino, per ombreggiare (un patio) od ornare un treillage. In tutti questi casi, ci troveremo di fronte alla domanda: quale rampicante utilizzare e come?  

Molti rampicanti più noti hanno dei limiti al loro impiego, ad esempio:

non è possibile coltivare la Bouganvillea in montagna, a causa del clima rigido invernale;

la Wisteria è sconsigliata per la coltivazione in vaso e fiorisce una sola volta, la Vite Canadese è molto attraente con il fogliame rosso in autunno, ma non è adatta a convivere con altre piante e tantomeno in vaso;

E così via per altri rampicanti, potremmo trovare delle difficoltà ad adattarli ai nostri spazi o più semplicemente dei limiti (o per la mancanza di fioritura o la lentezza nella crescita, ecc.), ecco quindi che in molti casi  la Clematis viene a sostituire o ad integrare quelle piante.

Le Clematis si arrampicano ai supporti o sui rami di  altre piante con degli esili ma saldi viticci senza danneggiarle. Il nostro consiglio è di usarle sia in abbinamento che isolate, per un treillage, un obelisco isolato, su di una recinzione o parete, laddove non è richiesto un effetto coprente totale, sia  con delle rose, creando con queste delle nuance di colore molto apprezzate (es. una rosa gialla con Clem. blu o viola scuro)

C.Jacmanii con TrachelospernumMentre, in situazioni ventose, spazi elevati da ricoprire e/o se c’è necessità di mantenere anche in inverno una copertura verde, potremo coltivare le clematis con altri rampicanti più coprenti: es. Trachelospermum Jasminoides (falso gelsomino), Lonicera (Caprifoglio), Solanum Jasminoides e Crispum, ecc. donando ai sempreverdi l’effetto cromatico dei fiori.

In tutti questi casi, la pratica di posizionare dinanzi ai fusti delle Clematis altre piante per ombreggiarne la base, darà, oltre alla funzionalità vitale, un effetto di completezza del nostro spazio verde, specie nelle posizioni più assolate.

 

Coltivazione delle clematis nel nostro clima italiano:

Tutta la letteratura sulla coltivazione delle clematis è originaria  dei paesi del nord Europa (prevalentemente Gran Bretagna, Germania, Olanda), queste  fonti d’informazioni utili per i climi continentali, non si adattano altrettanto bene al  nostro clima mediterraneo, che negli ultimi anni è influenzato anche da cambiamenti atmosferici significativi,  per cui mentre restano adottate le indicazioni ufficiali (RHS), siamo sempre più portati a dover distinguere le singole esposizioni, non solo come altitudine ma soprattutto da un soleggiamento mattutino o pomeridiano, un balcone da un terrazzo aperto, un giardino da un cortile.

Per ogni tipologia di clima ed esposizione possiamo sicuramente trovare delle cultivar idonee, ma è estremamente necessario  che venga in precedenza stabilito dove andrà piantata e non il contrario.  

 

Le Clematis sono dei rampicanti ad eccezione delle C. Erbacee, C. Heracleifolia, C. Integrifolia e C. Recta, costituiscono un genere così vario che annovera più di 300 specie ed oltre 1.500 cultivar, dalle più note C. Sempreverdi con fioriture profumate agli Ibridi a grandi  fiori in una vasta gamma di forme e colori, alle Alpine, Montane, Viticella, Erbacee, Texensis, Tangutica ed infine un gruppo misto definito altre specie .

Possono essere coltivate in terra e/o in vasi, essere sempreverdi, a foglia caduca, profumate e non, con fioriture copiose a piccoli o grandi fiori anche oltre 20 cm di diametro.

 

Nel loro insieme possiamo dire che fioriscono durante tutto l’anno, da Dicembre-Gennaio con la C. Winter Beauty fino ad ottobre con le varie Tangutica.

Grazie alla loro versatilità, possono essere utilizzate in diverse condizioni di clima e di esposizione. Essendo di provenienza continentale  sopportano il freddo estremo (-25°C), cosa non accettabile dalla maggior parte delle piante ma anche  il soleggiamento estivo in aree marittime, come nel Salento o in Sicilia. 

Non richiedono un terreno particolare purché sia drenante, si lasciano potare con estrema facilità, operazione necessaria per una fioritura abbondante e ripetuta, ma diversa tra le varie specie, ognuna  appartiene ad un gruppo di potatura, i gruppi sono 3.

Gruppo 1): Appartengono a questo gruppo le C. Sempreverdi, C. Alpina e C. Montana che non richiedono potatura,  essa va effettuata, solo se necessaria  per riordino, sulle cime dopo la fioritura;

Gruppo 2): Ibridi a grandi fiori, potare in febbraio a circa 50 cm dalla base tutti i fusti sopra le gemme ascellari;

Gruppo 3): Potatura  tra 10 e 30 cm. (a partire dalla base) sempre a fine inverno, in particolare: C. Erbacee, tagliare a 10 cm, C. Viticella a 25/30 cm, C. Tangutica 25/30 cm, C. Vitalba a 25 cm, C. Texensis  a 25/30 cm.

La potatura drastica sopra evidenziata non pregiudica il tempo necessario della pianta per raggiungere l’altezza propria di ciascuna cultivar, cosa che avviene in marzo alla ripresa vegetativa nel giro di poche settimane, con una crescita che in quel periodo va dai 10 ai 15 cm al giorno.

Clematis di et oltre 3 anniUn aspetto importante è senza dubbio l’attenzione che va messa al momento dell’acquisto, in quanto pur essendo delle piante di facile coltivazione, il successo  dipende soprattutto dall’età della clematis  che deve essere  almeno  di 2/3 anni,  facilmente riconoscibile  dal numero e dalla consistenza dei fusti lignificati  alla base e da  un consistente apparato radicale ospitato in  capienti contenitori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Consigliamo, come del resto andrebbe sempre fatto, di rivolgersi a specialisti affidabili, diffidando di costi d’acquisto troppo bassi.